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23/03/07

Rifiuti e tumori!!!!


Finalmente qualcuno se ne è accorto... Cacchio ce n'è voluto... Qualcuno ne ha parlato... Non è un granchè ma qualcuno ne ha parlato... E' già un inizio!!! Eh si! perchè, dacchè tutti ignoravano l'esistenza di questo fenomeno, ora qualcuno ha provato a parlarne... Nonostante ci hanno provato in tutti i modi a non farlo uscire fuori, a smentirlo (vedi Veronesi che da ministro della salute affermò che l'inquinamento non c'entrava nulla con i tumori, ma non disse che il suo centro era finanziato da Moratti, petroliere, oltre che dallo stato!!!). Secondo i dati dell'associazione italiana registri tumori, l'incidenza e la mortalità per tumori del polmone, linfomi e leucemie sono in netto aumento in tutte le regioni, e studi più specifici e su zone precise, indicherebbero la maggiore incidenza di questi in zone presso discariche, abusive e non, di rifiuti... Ecco un interessante reportage di Edoardo Castaldo: "La terra dei rifiuti". Ecco un post apparso su nazione indiana un pò di tempo fa: "La terra dei fuochi".



«Discariche abusive, record di tumori»

Scritto da Corrado Castiglione da il Mattino
giovedì 22 marzo 2007


Discariche abusive come probabili bombe ad orologeria in grado di causare un aumento significativo della mortalità per tumori e di malformazioni: l’allarme arriva in particolare per i territori al confine tra la provincia di Napoli e il Casertano da uno studio commissionato dalla protezione civile all’Oms e al Cnr. E viene diffuso dal commissariato straordinario ai rifiuti (che l’aveva depositato qualche giorno fa alla commissione Ambiente del Senato) proprio nelle ore in cui Guido Bertolaso, in una conferenza stampa tenuta a Roma presso la sede della Stampa estera, sottolinea la necessità di un’azione forte e incisiva in Campania per uscire dall’emergenza.
Avvertendo senza mezzi termini che se non si interviene al più presto «dopo Pasqua la situazione esploderà»: tra l’immondizia in strada e quella accumulata nei siti di stoccaggio provvisorio, si raggiungerà un milione di tonnellate di spazzatura. La Campania, ha spiegato Bertolaso, ha una sola discarica, nessun inceneritore e nel 2006 ha prodotto 2,8 milioni di tonnellate di rifiuti. Nella Repubblica ceca si producono 28 milioni di tonnellate, ma ci sono 380 discariche e 3 inceneritori. E la Svizzera, che produce 13 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, ha 52 discariche e 29 inceneritori. Ancora: «La Regione Campania soltanto in un giorno produce circa 7mila e 300 tonnellate di rifiuti, quanto 6 o 7 regioni italiane messe insieme. Inoltre, abbiamo ereditato una situazione difficile e diffusa in gran parte della regione, con rifiuti che sono depositati per le strade, circa 300/400mila tonnellate, oltre a 350mila tonnellate stoccati negli impianti Cdr, o nascosti in vasche o capannoni». Di qui l’esigenza di realizzare al più presto una nuova discarica in cui far confluire i rifiuti «ereditati» da anni di abbandono e avviare allo stesso tempo un piano di intervento per il futuro. Allude a Serre Bertolaso, che insiste: «È necessario un drastico cambiamento di direzione per ristabilire una credibilità e consentire ai cittadini di avere fiducia nelle istituzioni. Solo ripristinando la legalità, infatti, potremo chiedere loro sacrifici. Altrimenti sarà impossibile». Realizzata la discarica, il piano del commissario prevede il rilancio definitivo della raccolta differenziata, la ristrutturazione degli impianti di Cdr (che verranno fermati uno alla volta per consentirne la manutenzione) e la costruzione dei termovalorizzatori (quello di Acerra sarà pronto a ottobre). La magistratura consegnerà anche all’ufficio del Commissario le discariche abusive sequestrate alla camorra. «Le rimetteremo in sicurezza - ha sottolineato Bertolaso - le riempiremo con le ecoballe e poi pianteremo migliaia di alberi per rimarginare le ferite inferte al territorio». Sulle discariche abusive presto, probabilmente a maggio, arriveranno i dati precisi intorno ad un possibile rapporto causa-effetto tra il significativo aumento dei casi di mortalità per tumore e di malformazioni e la vicinanza a siti di smaltimento incontrollato dei rifiuti: sono 300 tra le due province di Napoli e Caserta, la maggior parte abusive. Un’associazione la cui esistenza viene già evidenziata dallo studio commissionato dal Dipartimento della Protezione civile, coordinato dal centro ambiente e salute dall’Organizzazione mondiale della Sanità, con la collaborazione del Cnr, dell’Istituto superiore di Sanità e della Regione Campania, e basato sui dati provenienti dai nastri di mortalità dell’Istat. Le analisi, dice lo studio, «hanno consentito l’identificazione di un’area nella quale la mortalità generale e i tassi specifici per diverse patologie tumorali sono particolarmente elevati rispetto ai valori regionali». Una zona che comprende alcuni comuni delle province di Caserta e Napoli. Per quanto riguarda le cause dei tumori, le principali sono «riconducibili a fattori legati allo stile di vita (alimentazione, fumo, infezioni) e ad esposizioni professionali». E seppur al momento «non confermate - afferma lo studio - esistono però segnalazioni epidemiologiche che li hanno messe in relazione ad esposizioni strettamente ambientali derivanti dalla vicinanza residenziale» a discariche abusive. Quanto alle discariche abusive come possibili fonti di malformazioni, lo studio ne rileva un alto numero (in particolari anomalie urogenitali) nell’area Sud del Casertano in parte dell’agro aversano e del litorale Domitio flegreo, anomalie cardiovascolari e urogenitali nell’area di Napoli e nord est, malformazioni cardiovascolari e degli arti in ampia parte dell’Asl Napoli 5.

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