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18/07/07

Per non dimenticare

15 anni dalla strage di via D'Amelio...

« La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. »(Paolo Borsellino)

"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene."
(Paolo Borsellino)

La mafia è una montagna di merda!!!!!

Compost cancerogeno nei campi emiliani!!!

Per coloro che sono ancora convinti che la mafia, la camorra, le associazioni a delinquere a stampo mafioso, siano solo in campania, sicilia, calabria, voglio solo dire che è arrivata l'ora di togliersi le bende dagli occhi e di pensare che la lotta a queste organizzazioni deve essere una lotta di tutta l'Italia. Non fate, come fino ad ora, finta che sia una cosa che non vi riguarda!!!!
Il "Sistema" è in tutta Italia..... Sono i nuovi imprenditori che speculano con i soldi della droga, sono i politici corrotti che danno appalti alle cosche, sono uomini spietati vestiti da imprenditori, politici, medici, avvocati, che ci stanno prendendo a poco a poco tutto quello che abbiamo....Tutta la nostra libertà!!!!
Rimbocchiamoci le maniche e gridiamo, come Peppino Impastato, che la mafia è una montagna di merda!!!!


Rifiuti, compost cancerogeno nei campi



Cinque custodie cautelari e 47 persone coinvolte. Operazione dei carabinieri in Friuli, Veneto, Toscana, Emilia e Lombardia. L'accusa: declassificavano fanghi industriali e materiali di bonifica per smaltirlo nelle discariche non autorizzate o spargerlo sulle coltivazioni / LEGAMBIENTE:«Fenomeno in crescita»



Cinque ordinanze di custodia cautelare, 11 decreti di sequestro nei confronti di altrettante società, impianti e aziende agricole e 15 decreti di perquisizione. Un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi è stata sgominata nella notte dai carabinieri per la tutela dell'ambiente, a conclusione di una inchiesta della Procura di Bologna.L'operazione, denominata “pseudo compost”, ha visto impegnati circa 200 carabinieri tra l'Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana. I militari dell'Arma hanno scoperto che i rifiuti pericolosi, costituiti essenzialmente da terra proveniente dalla bonifica di siti inquinati e fanghi industriali, contenenti sostanze cancerogene, venivano utilizzati tra l'altro come pseudo compost da impiegare nei campi. Nell'indagine risultano coinvolte 47 persone. Le ipotesi di reato fanno riferimento a un’ associazione per delinquere, finalizzata appunto al traffico illecito di oltre 800mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e di altri rifiuti tossico-nocivi. I materiali, fittiziamente declassificati e illecitamente miscelati con altri tipologie di rifiuti, venivano poi smaltiti in discariche non autorizzate dell'Emilia Romagna, oppure sparse su campi destinati alla coltivazione come pseudo-compost.L'attività investigativa ha così consentito di individuare l'esistenza di più flussi di attività criminose organizzate, gestite da soggetti con ampia esperienza in campo ambientale e finalizzate al traffico illecito di rifiuti. Il volume d'affari risulterebbe pari a 8 milioni di euro, mentre il valore dei beni sequestrati ammonterebbe a oltre 6 milioni di euro. 2 luglio 2007 (Tratto da http://www.lanuovaecologia.it/)

16/07/07

In ricordo di Borsellino


Palermo ricorda Paolo Borsellino
Giovedi' incontri e spettacoli a 15 anni dalla strage




(ANSA) - PALERMO, 16 LUG - Giovedi' a Palermo spettacoli, dibattiti e manifestazioni per ricordare Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio del 1992 con cinque agenti. Saranno presenti artisti ma anche rappresentati della istituzioni come il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il sindaco di Roma, Walter Veltroni. La manifestazione, 'Legami di memoria', e' organizzata da Arci, Acli Palermo, associazioni 'I ragazzi di Paolo' e 'Piera Cutino', Agesci, comitato Addio Pizzo e comitato 19 Luglio.
In memoria di uno dei grandi uomini, che ha cercato di cambiare le cose e per questo è stato ucciso.... Ma questi uomini sono capaci di portare il loro messaggio oltre la morte....

« La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. »
(Paolo Borsellino)

13/07/07

Qualcuno dice che l'immondizia...

Qualcuno dice che la colpa è di Bassolino e soci (vedi video sotto)!!!!
Qualcuno dice che la colpa è delle persone che non voglio far aprire le discariche sotto le proprie case!!!!
Qualcuno dice che la colpa è della camorra!!!!
Qualcuno dice che Bertolaso è incompetente!!!
Qualcuno dice che Bassolino è un camorrista!!!
Qualcuno dice che è tutto un sistema di camorra!!!
Qualcuno dice che questa è solo la punta di un iceberg!!!!
Qualcuno dice che ci hanno infestato tutte le campagne con gli scarichi industriali del nord!!!
Qualcunp dice che ci stanno cancerizzando!!!!!
Qualcuno dice che tutto questo lo stiamo pagando sulla nostra salute!!!!
Qualcuno dice che il belpaese in realtà fa schifo!!!!
Qualcuno dice che in campania c'è una dittatura di sinistra!!!
Qualcuno dice che sotto sotto comanda la destra in campania!!!
Qualcuno dice che in campania regna il clientelismo!!!
Qualcuno dice.....
Qualcuno dice che ....... forse tutti hanno ragione!!!!
E voi cosa dite?





FOX NEWS/L'inviata: «Come fanno i campani a sopportare i rifiuti?»

Scritto da Stefano Marcucci da il Corriere del Mezzogiorno
venerdì 13 luglio 2007


Courtney Walsh, giornalista americana di canale Fox News, residente a Roma, ha visitato ieri Napoli per toccare con mano la questione dei rifiuti e l'attendibilità dell'allarme lanciato dalla sua ambasciata sui rischi che turisti e residenti corrono nel venire a contatto con i cumuli di immondizia. Una breve ricognizione in città e provincia durata dalle 10,30, ora del suo arrivo alle 19, quando è ripartita alla volta della capitale. Noi l'abbiamo raggiunta telefonicamente e le abbiamo chiesto le sue impressioni.
«Siamo stati a Pozzuoli, dove il problema esiste ancora , abbiamo visto il personale intento a pulire, l'odore di spazzatura era molto intenso. Poi a Giugliano abbiamo filmato le ecoballe da smaltire, anche lì l'impatto è stato fortissimo. Pozzuoli è un posto bellissimo, è un peccato che sia ridotta così. Per quanto riguarda il centro di Napoli, la situazione sembra risolta, ma c'è ancora cattivo odore. Siamo stati a Mergellina, incantevole. Ma proprio per questo mi chiedo come si faccia a voler trasformare luoghi del genere in discariche e come faccia l'intera comunità a sopportare che questo stato di cose duri da anni. L'immondizia sarà anche un business, ma il turismo e il patrimonio artistico e naturale lo sono anche di più».
Ha avuto modo di parlare con gli amministratori?
«Non siamo riusciti a parlare col prefetto Pansa, che pure si è dimostrato molto disponibile, per problemi di tempo, abbiamo invece parlato con il responsabile dell'uffico stampa Stefano Porro, che ci è stato utilissimo fornendoci ogni genere di chiarimenti. Abbiamo apprezzato questa disponibilità, non solo dell'amministrazione, ma di tutta la cittadinanza. A Pozzuoli la gente che incontravamo per strada ci indicava dove filmare».
Lei ritiene che al momento esista un rischio per i turisti?
«Per i turisti, che di solito si fermano per periodi molto brevi, no, non credo che esistano rischi reali, ma per i residenti, per la gente che vive lì, sì. Non solo per i rifiuti, l'inquinamento, in generale è fortissimo, ho visto il traffico sulla strada per l'aereoporto: tremendo».
Questo succede un po' in tutto il mondo…
«Però questo stride moltissimo con l'immagine da Grand Tour che si ha all'estero dell'Italia, dove tutto si suppone essere arte e natura».
Pensa allora che l'allarme lanciato dalla sua ambasciata sia giustificato?
«Sì e no. Sì, in quanto è una comunicazione di routine, che forse è stata un po' gonfiata dalla stampa italiana e sicuramente strumentalizzata dall'opposizione politica. No, perché intempestiva, il picco dell'emergenza è stato, se non sbaglio, in maggio».
Ma il comunicato dell'ambasciata era diretto ai turisti.
«Credo che sia stato interpretato male, penso che i principali destinatari dell'avviso siano gli americani residenti».
Alcuni americani illustri, presenti in questi giorni a Napoli e intervistati da questo giornale, sono stati più categorici: Chuck Palahniuk ha definito l'allarme semplicemente ridicolo.
«Forse Palahniuk è rimasto nelle zone del centro o in quelle più tutelate, ma se vai in periferia ti rendi conto che non è poi così ridicolo. Io ho amici che vivono in Campania, alcuni mi hanno detto di non avere mai avuto problemi, altri hanno l'immondizia sotto la finestra ».
Lei si sentirebbe di consigliare ad un amico una visita a Napoli?
«Al momento sì, ma qualche settimana fa certamente no. Io trovo Napoli stupenda, quello che fa male è vedere tanto potenziale sprecato. Penso anche ai liquami tossici scaricati nelle campagne. Da oggi farò molta attenzione ai prodotti alimentari provenienti dalla Campania, prodotti di cui prima mi fidavo ciecamente ».
Io ho mangiato mozzarella di bufala a pranzo sulla mia pizza, crede che abbia fatto un grave errore?
«No (ride) spero di no…».
Quando uscirà il suo servizio?
«È un servizio breve, della durata di un minuto e mezzo, la Fox dovrebbe trasmetterlo nel fine settimana ». (tratto da http://www.napolionline.org/)

03/07/07

Rifiutiamo gli inceneritori!!!

RIFIUTI/I record della differenziata e il caso Campania

Scritto da Antonio Marfella*
martedì 03 luglio 2007


Il falso mito che lo sfascio nel ciclo integrato dei rifiuti in Campania sia dovuto alla carenza di impianti di incenerimento si scontra con la cruda realtà ed evidenza dei fatti rispetto a ciò che avviene in Italia e nel resto del Mondo. Il non avere ancora impianti di incenerimento in Campania non deriva infatti dalle opposizioni delle popolazioni, ovviamente ben contrarie a ricevere impianti altamente inquinanti, ma dalla assoluta scelleratezza con cui si continua a pensare, progettare e quindi a non realizzare mega-impianti spropositatamente grandi, e quindi difficili da costruire e fare funzionare correttamente senza inquinare, rispetto al reale fabbisogno. In tutta Europa e anche in Italia la portata media degli impianti di incenerimento è di circa 90.000 tonnellate/anno.
Sono cioè impianti proporzionati al reale fabbisogno di completare a valle un ciclo virtuoso dei rifiuti che inizia a monte con una quota non inferiore al 40% di raccolta differenziata e riciclo (specie degli imballaggi e della carta) ed al 30% di compostaggio della frazione umida, che non può certo essere bruciata per non abbassare eccessivamente il potere calorifico del cosiddetto CDR (combustibile da rifiuto) ed evitare alla fonte (e non con ulteriori costosi impianti di filtro sempre di dubbia efficacia) la possibile produzione di diossine ed altri inquinanti.Da noi invece si pensa ancora, con nefasta pervicacia, di costruire tre mega-inceneritori, due da 750.000 tonnellate/anno (Acerra e S. Maria La Fossa) ed uno da 450.000 tonnellate/anno (Salerno), che messi insieme potrebbero incenerire non meno di 2 milioni di tonnellate di rifiuti/anno, che è cifra pari all’incirca alla intera produzione di rifiuti annua ed indifferenziata di tutta la Regione Campania, con una produzione prevista di non meno del 30% di ceneri tossiche (circa 600.000 tonnellate l’anno : “nulla si crea e nulla si distrugge”) che in ogni caso sarebbe difficile smaltire poi in discariche legali.Sulla base dei dati contenuti nel vostro articolo, con semplice calcolo, confermando quanto ripetutamente affermato da tutti i commissari e vice-commissari che si sono succeduti nel compito (che sembra utopia da noi) della raccolta differenziata in Campania (: “se si facesse la raccolta differenziata ad almeno il 40% non ci sarebbe bisogno dei mega impianti di incenerimento ma al massimo di qualche piccolo “bruciatore” da 150.000 tonnellate/anno”) si evince infatti che:a) se ci comportassimo come i cittadini di Prato, che non sono marziani, (174 kg di carta raccolta) (e si ricorda che in Campania, come a Prato, gran parte del materiale cartaceo proviene dagli imballaggi che in Campania sono certamente in quantità maggiori) si recupererebbe non meno di 1 milione di tonnellate l’anno di rifiuti, grazie al riciclo, per una quantità pari a circa il 44% del totale annuo. Grosso modo, tale percentuale corrisponde bene a quanto ognuno di noi può vedere costituire carta ed imballaggi nei cumuli di rifiuti che ormai seppelliscono le nostre abitazioni e le nostre strade;b) se ci limitassimo a raggiungere le quote di Milano ( 68 Kg a testa, circa il 20% del totale) saremmo comunque a circa 400.000 tonnellate l’anno, potendo cosi con certezza rispedire al mittente almeno il mega-inceneritore di Salerno, con buona pace del sindaco De Luca ;c) se realizzassimo invece almeno il 30% del riciclo del nostro totale di imballaggi e carta , saremmo a circa 650.000 tonnellate/anno ( sono circa 112 kg pro capite), e potremmo allora risparmiare almeno alla martoriata Acerra l’ennesimo insulto di un mega inceneritore (il più grande di Europa) in una terra già devastata dal cancro dovuto alla diossina di importazione dai rifiuti tossici del nord.Sono cifre normali, nulla di eccezionale da raggiungere in una organizzazione sociale con un minimo di efficienza, come ormai si vede in tutto il mondo civile.Pensare invece di risolvere il problema , come pure si sente ripetutamente in giro, solo con la realizzazione di mega impianti di incenerimento (Acerra, S. Maria La Fossa, Salerno) senza volere accettare di darsi da fare, senza se e senza ma, prioritariamente a fare partire almeno il 40% di differenziata, specie per carta ed imballaggi, plastica, vetro, batterie, pile e metalli, significa solo perdere posti di lavoro onesti, sprecare energia e disperdere ricchezza incenerendo materiale che potrebbe arricchire (poco) molte persone, e senza alcun rispetto almeno del principio di precauzione a tutela della salute pubblica delle popolazioni che dovrebbero ospitare mega-impianti comunque obsoleti ed inquinanti. E’ fin troppo ovvio, a questo punto, dedurre che anche nella emergenza attuale, per risolverla si sta pensando, in totale contrasto con quanto avviene oggi in tutta Italia, in Europa e nel Mondo, ed in dispregio evidente di tutte le convenzioni internazionali e del Protocollo di Kyoto, solo a realizzare mega-impianti che permetteranno di arricchire (molto) solo poche persone e i loro finanziatori, ma mettendo comunque in serio dubbio, se non pericolo, la tutela della salute di tutti, e bruciando una consistente ricchezza che potrebbe essere invece ridistribuita tra molti .In conclusione, come ripetutamente ribadito da tutti i commissari per la raccolta differenziata, nominati ed immediatamente “dimissionati”, se in Campania (e a Napoli in particolare) si facesse almeno il 40% di raccolta differenziata, come ormai dovunque, dei mega-inceneritori proposti da 2 milioni di tonnellate/anno complessivi, per bruciare di tutto e di più, non rimarrebbe che la eventuale necessità di piccoli e sicuri “caminetti”, come infatti avviene in tutto il mondo civile ! Le indagini della Magistratura, ma non ancora il buon senso dei cittadini tutti, degli imprenditori e dei politici, chiaramente indicano solo nella voracità illegale di ditte appaltatrici, finanziate con denaro pubblico, l’unico vero motivo “tecnico” per la costruzione di mega-inceneritori di “rifiuti tal quale”, giustificandosi dietro la falsa incapacità “genetica” dei napoletani alla raccolta differenziata.Il decisionismo spiccato che si riscontra invece da parte di alcuni amministratori verso la costruzione di mega-impianti, se fosse indirizzato con le medesima veemenza verso la raccolta differenziata, come in tutto il mondo, suonerebbe meno “stonato” in questo disastro provocato da una totale mancanza di vera capacità di programmazione e di controllo da parte della medesima classe di amministratori.Ed analogo discorso vale pure per le mega-discariche, oggi del tutto esaurite per eccesso di rifiuti tal quale da scaricare! Rivolgo quindi un accorato appello alla coscienza di ognuno di noi per le necessarie risposte politiche e civili e per il conseguente impegno a cambiare questo insostenibile stato di cose.

* Tossicologo Oncologo - Difensore civico Assise di Palazzo Marigliano