Scritto da il Mattino
martedì 17 aprile 2007
Autocompattatori incendiati, camion danneggiati, discariche date alle fiamme: Legambiente Campania parla di «veri e propri assalti armati ai mezzi che trasportano i rifiuti» e parla, soprattutto, di «camorra all’assalto». Sono ben 12, dicono gli ambientalisti, gli agguati solo negli ultimi mesi in Campania con cui la camorra «ha fatto capire con estrema violenza quale sia il suo ruolo nella vicenda dell'emergenza».
Uno spaccato anticipato da Legambiente e contenuto nel «Rapporto annuale sulle ecomafie 2007 - il Caso Campania», che sarà presentato oggi a Napoli. Marano, Boscoreale, Portici, Cancello Arnone, Nola, Mugnano, Villa Literno sono, secondo Legambiente, i set degli agguati. Tutti episodi sui quali indagano sia la Procura di Santa Maria Capua Vetere che la Direzione distrettuale antimafia. «La camorra - denuncia Legambiente - è già pronta a gestire lo smaltimento legale dei rifiuti, si muove e lo fa a modo suo. Ovviamente deve battere la concorrenza, ma ha già creato società pulite per occuparsi, in modo imprenditoriale, le normali attività di eliminazione e riciclaggio dei rifiuti». Un quadro drammaticamente non nuovo, ma che è richiede di essere sempre supportato da documentazione precisa ed autorevole. Anche perchè non è inusuale sentire affermare che non è poi la camorra il principale dei problemi. In quest’ottica il rapporto di Legambiente è fondamentale per non perdere la presa su un’emergenza che ha cause nascoste in un groviglio di interessi tanto ramificato da richiedere anni di intervento e di contrasto. Non a caso si mette l’accento sulla «pulizia» di alcune ditte ed imprese coinvolte nel traffico. Perchè la rete di connivenza saldata dalla camorra attorno alla possibilità di smaltire a poco prezzo, ha finito per invischiare tutto il meccanismo. E ne ha prodotto, alla fine, uno autonomo. Non meraviglia, quindi, che si tema il salto definitivo dei clan, verso la gestione diretta del ciclo legale di smaltimento. I soldi non hanno odore, ed i clan ne hanno tanti da investire dopo anni di gestione eco-mafiosa che hanno trasformato la Campania nello sversatoio del nord. A presentare il rapporto, stamane all’Istituto per gli studi Filosofici di via Monte di Dio, ci saranno, con Buonomo, Peppe Ruggiero, curatore del rapporto, Marta De Gennaro, commissario vicario all’emergenza rifiuti in Campania, il generale Roberto Jucci, i magistrati Maria Cristina Ribeira, Raffaele Cantone e Federico Bisceglie.
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