Ascolta la tua radio preferita!!!

18/03/07

Per amore del mio popolo non tacerò!!!

Don Peppe Diana scrisse "Per amore del mio popolo non tacerò", un documento che fece tremare la camorra, temuto come un blitz dei carabinieri, come una confisca, come un carcere duro.... Erano, e sono tutt'oggi, parole di consapevolezza e di denuncia...... Consapevolezza della realtà in cui viveve ed in cui, ne sono certo, viviamo un pò tutti.... Mafia, camorra, non è una associazione di assassini ignoranti che chiedono il pizzo, è un sistema perfetto, un impresa con capitali illegali, che investe in tutta Italia e nel mondo, riciclando e pulendo i soldi sporchi.... Tutti noi stiamo maneggiando quei soldi, e non ne siamo consapevoli... Tutti noi con i nostri silenzi siamo complici della mafia... Denuncia è la forza ed il coraggio di gridare la nostra libertà, di tirare fuori tutto il marcio, di indignarsi, di agire.... Nessuna battaglia è stata vinta stando su un divano...




"La camorra scatenata uccide ancora


Scritto da Conchita Sannino da la Repubblica Napoli
sabato 17 marzo 2007



Un pregiudicato ucciso ieri sera nella periferia est, seconda vittima di una faida appena riesplosa. E una passante di 30 anni che, appena due ore più tardi, viene ferita ad un braccio da una pallottola vagante dall´altro lato della città, Pianura. La donna finisce al centro di un inseguimento tra un motorino ed un´auto, viene ricoverata all´ospedale San Paolo, ma per fortuna le sue condizioni non appaiono gravi.
Ancora camorra scatenata. Il 28enne Paolo Florio, pregiudicato, alle 20 aveva appena parcheggiato l´auto in via Brecce Sant´Erasmo, «la cena è pronta» lo avevano avvertito da casa. Doveva fare pochi passi. Ma i due sicari hanno aspettato che chiudesse la portiera per aprire il fuoco. Due schegge che forse lo avevano inseguito per qualche chilometro, due killer su uno scooter leggero, il volto coperto da caschi. E una sola missione: non lasciargli scampo. Otto pallottole uccidono Florio, un gregario delle retrovie, ma ritenuto al soldo del clan Rinaldi dell´area orientale. Solo 48 ore prima, non lontano era stato ammazzato Ciro Giuliano, l´ultimo capozona dello storico clan di Forcella che si era trasferito nel quartiere Vasto; tuttavia l´esecuzione di ieri sembra collegata ad una faida recentemente riesplosa proprio tra i Rinaldi e il potente cartello dei boss Mazzarella, che ha già registrato un altro morto ed un attentato esplosivo nelle scorse settimane.
Il delitto Florio è il 23esimo omicidio dall´inizio dell´anno, il quarto in tre giorni: indagano la squadra Mobile, coordinata dal pm Raffaele Marino. Una sequenza destinata ad acuire la polemica già esplosa sugli effetti del Patto Sicurezza per Napoli varato dal ministro Giuliano Amato e sul territorio esposto ai troppi scontri in corso tra i clan cittadini. Tema su cui interviene il procuratore generale Vincenzo Galgano.
«La città è ormai soffocata dalla mattanza - è la severa riflessione del pg - Un fenomeno non prevedibile perché collegato a logiche e costumi simili a quelli delle belve. Proprio in ragione delle dimensioni che ha assunto questo fenomeno occorre augurarsi la costanza nell´impegno per tentare in tutti i modi di restringere la morsa criminale. E quindi appoggiare e sostenere in ogni modo le forze dell´ordine ed i programmi di controllo del territorio e recupero dell´ordine. Certo, non si può immaginare di controllare una metropoli metro per metro». Piuttosto, sono i politici a dover fare di più: «È ormai indispensabile fornire alle forze dell´ordine e alla magistratura - prosegue Galgano - strumenti normativi idonei a reprimere seriamente la criminalità arrogante». Poco dopo, altro allarme: una trentenne in ospedale, ferita di striscio, finita solo per caso sulla traiettoria di un proiettile.
Intanto sul delitto di Florio, legato alla cosca dei Rinaldi, emereg la pista del nuovo scontro riesploso tra il clan di San Giovanni a Teduccio e la potente organizzazione dei Mazzarella. Il 5 marzo scorso, qualcuno imbottì di esplosivo alcune auto parcheggiate sotto casa dei Rinaldi: centinaia di vetri in frantumi, sei auto distrutte, nessun ferito per fortuna. Ma il giorno dopo, è già rappresaglia: uno degli uomini di fiducia dei Mazzarella, Giovanni Gitano, viene scovato in un comune dell´entroterra vesuviano e ucciso. Passano dieci giorni e la vendetta colpisce Florio. Un´altra faida è in corso." (Tratto da www.napolionline.org)

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie