Se, come tutti ormai, avete difficoltà con i regali di natale a causa degli stipendi troppo bassi, venite a napoli e a gratis vi offriremo sacchetti neri da regalare a tutti i vostri amici e parenti!!!!
Ormai la situazione è questa.... Questo Natale sotto l'albero metteremo la spazzatura....
Per i regali non c'è posto!!!! (nè i soldi!!!)
Rifiuti, verso il blocco totale da smaltire 100 mila tonnellate
Scritto da Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli, 18-12-2007
La sensazione è un po´ quella del carciofo. Il nucleo della città, dalle zone più inurbate a quelle di maggior pregio turistico, appare protetto. Chi passeggia lungo i Decumani deve fare i conti col viavai di San Gregorio Armeno, la fila di astanti fuori dalla famosa pizzeria di Clinton e l´immancabile fuoriserie finita contromano a far da tappo a San Domenico Maggiore. Tutto sommato situazione discreta anche alla Sanità. Ma appena si esce dal cuore, dove la foglia si fa più larga e la via più capiente, la spazzatura comincia a mangiarsi la città.
Basta affacciarsi su via Santa Teresa per trovare cassonetti sepolti di spazzatura. «É una settimana che stiamo così», lamenta la signora Luisa, custode di uno stabile di 130 famiglie a fianco della Chiesa di Santa Maria del Soccorso. La sua guardiola è in realtà ormai una garitta dalla quale lei monta la vedetta: «Ancora un paio di giorni e la spazzatura entra dentro al parco». Pochi metri più in là una edicola contende palmo a palmo il marciapiede a una filiera di spazzatura che poi s´inoltra ben dentro una traversa. Il gestore trova la forza di sfoggiare saggezza popolare: «Almeno piove e fa freddo, altrimenti... Io sto sotto vento, immaginate in che condizioni starei». Anche alla fermata dell´autobus, sotto la pensilina, i passeggeri in attesa guardano sospettosi oltre il plexigas aspettando che quel blob di spazzatura invada la piazzola di sosta. Ormai si convive coi rifiuti. Nelle periferie più lontane, dal Rione Alto a Pianura, tornano gli incubi dei giorni peggiori, ma già fra il Vomero e l´Arenella un nodo prende alla gola. Simbolica la scena in via Simone Martini: fra le tante montagne di rifiuti ovunque, una assedia la farmacia Cancemi. «Sono due anni che è così - lamentano all´interno - Abbiamo scritto più volte in circoscrizione, non è mai successo niente». Entra un anziano cliente e sorride amaro: «Dottore, eccoci nel giardino d´Europa». Poi inneggia alla rivolta: «I napoletani dovrebbero fare come me: io la tassa sulla spazzatura non l´ho pagata». Dal Vomero a Fuorigrotta: in via Marino i sacchetti impediscono alle auto di entrare nei parchi.Di spazzatura si è parlato ieri anche alla scuola elementare Russo, dove la terza municipalità ha tenuto ieri una seduta di Consiglio con il prefetto Alessandro Pansa. Legalità a tutto tondo nel confronto anche con gli alunni, dalla guida col casco alla raccolta differenziata. E, alle domande specifiche sul perché della crisi, Pansa ha spiegato la situazione, aggravata soprattutto dal fatto che nessuno vuole ospitare i siti. Situazione in effetti prossima al blocco totale, perché poi a Giugliano entrano meno mezzi del previsto e questo ingolfa i Cdr che non accolgono il materiale raccolto nelle città: quello di Caivano è stato chiuso quasi tutta la giornata di ieri. Ci si aggiunge il maltempo: l´impianto di Casalduni è praticamente irraggiungibile, Pianodardine si ferma a ripetizione, a Serre si scaricano 2000 tonnellate al giorno in luogo delle 3500 previste. Così, mentre a Napoli non ci si schioda dalle 3000 tonnellate su strada, altrove la paralisi sta portando verso le 100 mila tonnellate giacenti a terra o nei siti di trasferenza in tutta la Regione. Sicché ieri sera negli uffici di Pansa saliti il sindaco Rosa Russo Iervolino, il presidente della Provincia Dino Di Palma e quello della Regione Antonio Bassolino: «Occorrono incontri urgenti - ha spiegato quest´ultimo - per ottenere il massimo di sinergia e la corresponsabilità da parte di tutti, attorno al prefetto Pansa, senza perdere neppure un´ora».Sembra un appello disperato a governo ed enti locali. C´è anche un sindaco, Vincenzo Cuomo di Portici, che per nome dell´Anci ribadisce a Pansa «collaborazione per qualunque soluzione al problema che preveda certezza nei tempi di attuazione, nelle modalità di intervento del commissariato e nella copertura dei costi necessari». Però intanto il collega di Casalduni, Raimondo Mazzarelli, benché minacciato di rimozione dal prefetto di Benevento, tiene chiuso il sito di San Fortunato e attende l´ennesimo pronunciamento del Tar sul suo ricorso contro le decisioni di Pansa. E giovedì a Giugliano tutti si attendono la chiusura di Taverna del Re.
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3 commenti:
A questo punto ci vuole non uno ma cento o mille o centomila masaniello. Napoli la si sta facendo umiliare più e oltre una città del terzo o quarto mondo. Sono veramente dispiaciuto per questa bellissima città.
Ciao grazie per lo scambio link...ci vediamo a presto, ottimo articolo
La ringrazio per Blog intiresny
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