Inceneritore, nuova beffa: slitta l’apertura
Scritto da Corrado Castiglione da il Mattino, 02-10-2007
Torna la spazzatura nelle strade del capoluogo, così come nell’hinterland a nord di Napoli e in alcune zone del Casertano: l’emergenza rifiuti in Campania non è affatto superata. D’altro canto, dietro un rosario di scadenze non rispettate la preoccupazione diffusa è che per il 2008 non si riesca a passare all’auspicata gestione ordinaria del ciclo integrato.
L’inceneritore di Acerra è ben lontano dall’ultimazione prevista in autunno dal cronoprogramma aggiornato illustrato da Fibe alla commissione parlamentare nel sopralluogo tenuto a maggio. A lanciare l’allarme sono le imprese impegnate nella costruzione, ormai ferme perché non percepiscono fondi dal 2006 (30 milioni di euro) che restano bloccati per effetto del sequestro disposto dalla magistratura nei confronti di Impregilo (per un importo complessivo di 750 milioni di euro) nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria in cui si ipotizzano reati di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. Lo stato di avanzamento dei lavori è fermo all’80 per cento. I posti di lavoro sono a rischio. L’effetto è devastante: è già saltata la prima data fra quelle indicate dalla commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti (presieduta dal senatore Roberto Barbieri), vale a dire quella del 25 settembre, e pure la seconda - quella del 24 ottobre - sembra destinata a non essere rispettata. E per questo oggi ci sarà un altro vertice in prefettura, al quale prenderanno parte i rappresentanti delle imprese, il presidente dell’Unione industriali di Napoli Gianni Lettieri e il prefetto e commissario straordinario ai rifiuti Alessandro Pansa. Non è tutto, perché quand’anche con un improvviso scatto di reni l’inceneritore di Acerra venisse completato a tempo di record in ogni caso non ci sarebbe chi materialmente lo faccia funzionare, visto che il contratto con Fibe è stato rescisso e considerato che non è stato ancora preparato il bando per selezionare il nuovo gestore. Eppure anche qui la commissione bicamerale era stata chiara: «In attesa del nuovo gestore, il costruttore non può avviare le attivita di commissioning dell’impianto». E a sua volta la figura del gestore è indispensabile per l’ottenimento delle autorizzazioni all’esercizio e per l’intitolazione dei contratti di servizio, senza i quali non sarebbe possibile accendere l’impianto. Altro nodo: gli impianti di produzione di combustibile da rifiuti. Non producono materiale di qualità e vanno assolutamente adeguati. Il decreto approvato in Senato a luglio disponeva che il commissario entro novanta giorni, dunque entro l’8 ottobre (lunedì), avrebbe assicurato la messa a norma di almeno uno degli impianti esistenti di produzione di combustibile da rifiuti per cdr e fos di qualità. Fra i tanti si era parlato del cdr di Tufino, sequestrato da più di un anno dalla magistratura e per questo indicato come il primo fra quelli da adeguare, senza così generare interruzioni nel ciclo. Così non è andata. Mentre le discariche di Serre e Lo Uttaro vanno supportate con la scelta da parte delle Province di altri siti. Infine il piano rifiuti, quello che dovrebbe fare da timone per il passaggio alla gestione ordinaria a partire dal primo gennaio 2008. Sempre il decreto rifiuti fissava all’8 ottobre il termine per la definizione del piano da parte del Commissariato straordinario e della Regione, di concerto con il ministero e insieme alle Province. Il piano dovrebbe prevedere, «in armonia con la legislazione comunitaria, le priorità delle azioni di prevenzione nella produzione, riutilizzo, riciclaggio del materiale, recupero di energia e smaltimento e contiene l’indicazione del numero e della rispettiva capacità produttiva degli impianti». E la scadenza è ormai alle porte.
La risoluzione della questione rifiuti in campania, ahimè!, è ancora lontana!!!
Si punta su inceneritori (o termovalorizzatori li chiamano!!!) che sparano nell'aria inquinanti tossici!!!!
Si punta ancora su fondi per l'emergenza che vengono intascati puntualmente da politici corrotti e collusi con la camorra!!!!
Le grandi città ancora devono iniziare la raccolta differenziata, distruggendo il lavoro fatto dai piccoli comuni campani (alcuni dei quali sono arrivati all 80% di differenziata!!!), a causa degli interessi di cui sopra!!!!
Tutte le discariche sono gestite dai clan camorristici che hanno mangiato fin ora con i proventi statali, regionali ed europei!!!!
La situazione è complicata!!! Andrebbe resettata tutta la classe dirigente, troppo corrotta e collusa con la camorra!!!! Andrebbe fatta una guerra totale e decisa ai clan camorristici!!!! Andrebbe fatta una politica di recupero del territorio e dei valori!!!!
Lo so anche questa è una utopia!!!
Ma allora non devo credere a niente?????
Ascolta la tua radio preferita!!!
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2 commenti:
A mio avviso, la soluzione del problema "smaltimento rifiuti" non sta certo negli inceneritori (sotterrare la spazzatura, o metterla in circolo nell'aria, cambia poco...). Si deve cercare di riciclare il più possibile. Faccio un esempio stupido ma eloquente: la mattina vado a comprare il pane, mi danno sempre 10 sacchetti di carta e plastica... NON LI VOGLIO, HO IL MIO, ME LO PORTO DA CASA!!! Quante cose buttiamo nella spazzatura e che si potrebbero riciclare?
Le verità nascoste.
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