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18/06/07

Camorra e dintorni

CAMORRA/Tutte le alleanze della faida

Scritto da Irene De Arcangelis da la Repubblica Napoli
lunedì 18 giugno 2007


Un fratello ucciso e uno arrestato, un amico incensurato caduto sotto i colpi dei killer. Due uomini inseguiti dai carabinieri che probabilmente si recavano a un summit di camorra. Notte movimentata e un pesante bilancio: due morti e due feriti, poi un duplice omicidio di un anno fa svelato dalle tracce del Dna. E per complicare le cose, sullo sfondo c´è lo scenario di una faida che ricomincia e che, a sua volta, nasconde altre alleanze e altri contrasti, forse l´avvertimento indirizzato a un pentito delle ultimissime ore del calibro di un Misso. I fatti. A Melito i sicari - quattro in sella a due scooter, armati di pistole e fucile di mitragliatore - fanno fuoco su due persone su uno scooter. Uccidono Giovanni Irollo, 27 anni, incensurato. È il passeggero. Alla guida c´è il vero bersaglio, che fugge e viene inseguito e ammazzato dopo 250 metri.
Si tratta del venticinquenne Marco Maisto. Poco prima, sulla stessa strada, due pregiudicati hanno tentato di sfuggire ai carabinieri. Sono caduti e ora sono in ospedale. Marco Maisto è considerato dagli investigatori un ex affiliato al clan Di Lauro di Secondigliano, oggi vicino agli Scissionisti. Dunque le indagini conducono alla facile conclusione: è riesplosa la faida di Scampia, che tra il 2004 e il 2005 ha fatto 57 morti. I Di Lauro avrebbero deciso di prendersi la rivincita, riconquistare le piazze perdute della droga. Da marzo hanno subito sei morti, ora cominciano a rispondere. Poco dopo il duplice omicidio, i carabinieri vanno a casa di Marco Maisto per una perquisizione. È routine. Si ritrovano di fronte il fratello della vittima, Alessandro Maisto, 22 anni. Nome che conoscono bene. Avrebbero dovuto arrestarlo questa mattina su ordinanza di custodia cautelare dell´Antimafia insieme al suo presunto complice Gennaro Esposito, 32 anni (già detenuto). I due sono accusati di aver ucciso, il 3 giugno 2006, i fratelli Ciro e Domenico Girardi, considerati vicini al gruppo dei sicari del clan Di Lauro. Inchiodati dal Dna preso dai capelli trovati nell´auto usata per l´agguato e poi abbandonata. Un delitto voluto, sembra, sia da Ciruzzo ‘o milionario sia dagli Scissionisti, in quanto i due fratelli Girardi avevano tentato di creare un gruppo indipendente per lo spaccio di droga. Dunque Alessandro Maisto avrebbe ucciso i Girardi nei giorni in cui si stava allontanando dai Di Lauro per avvicinarsi agli Scissionisti.Ma c´è uno scenario in lontananza che confonde le acque in cui navigano in queste ore gli investigatori. Sì, potrebbero essere i giorni di una nuova faida di Scampia. Quelli della riscossa dei Di Lauro. Ma i carabinieri non perdono di vista un dettaglio. Alessandro Maisto - arrestato per il duplice omicidio Girardi - era stato arrestato nell´ottobre scorso nell´ambito di un blitz contro il clan Misso. Il giovane di Arzano aveva rapporti con la Sanità, dove era in corso un´altra faida, tra gli uomini di largo Donnaregina e la cosca dei Torino. È storia di appena due giorni fa: il referente dei Misso, Emiliano "Zapata", come suo cugino poche settimane prima, si è pentito. Sa molte cose, rappresenta un pericolo per i Torino. Che potrebbero aver sparato contro Marco Maisto - per avvertire Misso di tacere - agendo a Melito, il territorio dei loro alleati Scissionisti. ( Tratto da www.napolionline.org)

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