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16/10/07

Pechino contro USA - No a medaglia al Dalai Lama

Ecco la Cina di oggi!!! La grande dittatura comunista aperta al capitalismo!!!!
Quando ho sentito questa frase ho riso per tre giorni!!!! Ho riso con le lacrime!!!! Poi ho scoperto che non era una battuta ed ho pianto!!!!!
Come possono gli Usa e l'europa intrattenere un rapporto commerciale con una nazione sotto il regime dittatoriale!!!! Ma noi (Bush e leccaculo, l'italia ahime!!!) non eravamo gli esportatori di democrazia, coloro che hanno "liberato" gli iracheni dal regime di Saddham!!!!
Poi se penso che i media, di proprietà delle imprese italiane, hanno taciuto tutte le notizie riguardanti i crimini che ogni giorno la dittatura cinese perpreta alla popolazione, e che noi non sappiamo cosa siano i Laogai (campi di concentramento cinesi)....
Nessuno sa che google in cina è controllato dal regime!!!! Nessuno sa queste cose!!! Addirittura ora si faranno le olimpiadi a pechino!!!!! E' una vergogna!!!!!!

Da www.repubblica.it

ESTERI

Polemica con Washington per il conferimento al leader religioso
dell'onorificenza del Congresso. "Un grave danno alle relazioni"




Pechino alza la voce contro gli Usa
per la medaglia d'oro al Dalai Lama

Il premio Nobel per la pace chiede per il Tibet una "genuina autonomia"
Ma la Cina continua ad accusarlo di essere favorevole all'indipendenza



Il Dalai Lama e George W. Bush



PECHINO - "Una grave interferenza negli affari interni cinesi". Pechino punta il dito contro gli Stati Uniti per la decisione di conferire al Dalai Lama, considerato dalla Repubblica popolare un pericoloso separatista, la medaglia d'oro del Congresso, la più alta onorificenza americana. Alcuni giorni fa un'altra polemica contro il cancelliere tedesco Merkel per aver ricevuto il leader tibetano.

A Washington la cerimonia in onore del Dalai Lama, il leader tibetano che vive in esilio dal 1959, è prevista per domani. Una fonte della Casa Bianca ha annunciato che il presidente George W.Bush sarà presente. "E' un leader spirituale che lotta per la democrazia e la libertà - ha detto Dana Perino, portavoce del presidente - due temi che stanno a cuore al presidente. Egli comprende le preoccupazioni dei cinesi, ma vorrebbe che a Pechino il Dalai Lama fosse visto così come lo vede lui: un leader spirituale che desidera la pace".

In precedenza erano stati i delegati della Regione Autonoma del Tibet al 17esimo Congresso del Partito Comunista Cinese, in corso a Pechino, a tuonare contro il conferimento della medaglia al leader tibetano. "Siamo furiosi - ha affermato il leader regionale del Partito Zhang Qingli - se il Dalai Lama riceve un premio del genere, vuole dire che nel mondo non c' è giustizia, non ci sono buone persone".

"Sarà un'iniezione di cardiotonico per le attività secessioniste", ha aggiunto il presidente della Regione Autonoma, Qiangba Puncog. Porterà "un grave danno" alle relazioni tra Cina ed Usa, ha detto il portavoce del ministero degli esteri Liu Jianchao in una conferenza stampa a Pechino. E ha precisato che secondo la Cina conferire un riconoscimento al Dalai Lama costituisce "una grave interferenza negli affari interni cinesi". Il leader tibetano chiede per il Tibet una "genuina autonomia" ma Pechino continua ad accusarlo di essere favorevole all'indipendenza della regione.

E una prima rappresaglia cinese è già scattata con il rinvio, chiesto da Pechino, della riunione dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu più la Germania in programma oggi a Berlino per discutere di nuove sanzioni all'Iran.

La scorsa settimana Pechino ha cancellato una serie di incontri già in calendario con delegazioni tedesche in una rappresaglia contro il cancelliere Angela Merkel, colpevole di aver ricevuto il leader tibetano e premio Nobel per la pace. Nelle ultime settimane la stampa cinese ha pubblicato una lunga serie di violenti articoli contro il Dalai Lama, accusandolo tra l'altro di essere un assassino ed un sostenitore di sette di fanatici religiosi come quella giapponese dell'Aum Shirikyo, responsabile di attentati che hanno causato la morte di decine di persone. Non è chiaro se gli articoli facciano parte di un tentativo di bloccare la cerimonia in onore del leader tibetano a Washington o abbiano altre motivazioni.

(16 ottobre 2007)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good words.