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15/04/07

Il triangolo della morte!!!

Ci stanno avvelenando e non ce ne accorgiamo!!! Tutto ciò che respiriamo, mangiamo, beviamo, a cui siamo esposti, ha dei potenti effetti cancerogeni!!! Qualcuno asserisce che ci stiamo cancerizzando!!! I tumori sono sempre più numerosi!!!! Molti registri tumori sottostimano, secondo una politica precisa, l'incidenza dei tumori nel mondo... Eppure se ci guardiamo attorno sono tantissimi i casi di cancro che vediamo, quasi più delle malattie cardiovascolari!!! Stiamo attenti!!!




NOLA/Dove la diossina arriva dappertutto

Scritto da Carlo Franco da il Corriere del Mezzogiorno
domenica 15 aprile 2007


Quando «Lancet Oncology», l'autorevole rivista scientifica inglese, lanciò, tre anni fa, l'allarme per il «triangolo della morte» ambientale che ha come vertici Nola, Acerra e Marigliano pubblicando un reportage firmato da un giovane medico, Alfredo Mazza, scoppiò la rivoluzione. All'autore i nolani che contano rimproverarono di schizzare fango sulla città e i politici insinuarono che 'o guaglione sgomitava per farsi strada nella politica e scalare il Comune. Il sindaco Felice Napolitano, che è medico anche lui, fece di più, fece attaccare decine di manifesti per urlare che tutto andava bene e che non bisognava dare credito agli allarmismi pretestuosi.
Oggi, tre anni dopo, la responsabilità della diossina nell'aumento dei tumori è stata accertata (+ 12% nelle donne, + 9% negli uomini) e finalmente l'opinione pubblica comincia a ragionare con la sua testa lasciandosi alle spalle il timore reverenziale, o il rispetto che è parola più usata a questa latitudine, nei confronti dei potenti. Che siano colletti bianchi o camorristi.Siamo, però, ancora all'anno zero. La cattiva coscienza è stata lavata con il percolato delle mille discariche abusive e il sindaco, che è lo stesso, ha cambiato registro. Oggi è d'accordo con chi lotta ma lo fa alla alla buona, badando soprattutto a non restare imbrigliato nelle denunce di Report e de la Vita in diretta. Che ormai si rincorrono mentre se ne annunciano altre, perché Alfredo Mazza non ha smesso di lavorare a dossier esplosivi e, insieme ad un altro medico, questa volta uno psichiatra che lavora all'Asl, Gennaro Esposito, è riuscito a mettere in piedi un fronte serio di opposizione riunendo trenta associazioni ambientaliste e fondando un giornale, «Tablò», che fa opinione. E organizza proteste che fanno male al potere. L'ultima è un appello ai cittadini perchè si sottopongano ad analisi del sangue, dell'urina e del latte materno per verificare l'incidenza della diossima che è ormai cento volte superiore ai valori normali. Perchè il latte materno? «La diossina è liposolubile — risponde Gennaro Esposito — e si concentra nei grassi; il latte materno, quindi, è la spia più attendibile. Dobbiamo andare in fondo a questo scandalo e punire». Il tono è esasperato, ma come dare torto a chi denuncia? «Qui non c'è dialettica politica tra maggioranza e opposizione — ripete Alfredo Mazza — siamo di fronte ad una associazione che attraversa tutti gli schieramenti».Tutti i discorsi su Nola passano dalla questione ambientale. Dal triangolo della morte siamo passati ad una figura geometrica sterminata, che si protende fino al a mare: mezzo milione di abitanti, 35 comuni, 496 kmq devastati dal traffico di rifiuti tossici gestito dalla camorra. E' una storia che parte da lontano. E si è stabilizzata dopo il terremoto.Il simbolo massimo del degrado è la famigerata Cisternina, un complesso residenziale interamente abusivo che venne evacuato ad horas in seguito a una epidemia di salmonellosi e di tifo. Ora è terra di nessuno ma dovrebbe ospitare un Centro di ricerca per l'ambiente. Campa cavallo....Vittorio Avella, ex consigliere del Pci, racconta due storielle che aiutano a capire. La prima risale a La Marca, discendente di una famiglia che appartiene al Gotha della camorrra, il quale riuscì a ottenere il monopolio della raccolta dei rifiuti prima per due anni e poi per nove. Senza passare per il Consiglio comunale. Negli anni Settanta e più ancora in quelli seguenti il traffico di sostanze tossiche imperversò riversando sul territorio fiumi di veleni micidiali e di soldi sporchi. I pozzi degli orti un tempo fertili diventarono bombe ecologiche con il consenso dei contadini che ormai avevano abbandonato la terra. E qui viene la seconda storiella che coinvolge due proprietari terrieri. Uno chiede all'altro: «Ma che cosa è successo nella tua terra? Stanotte ho sentito un grande traffico di camion...». E l'altro con candore degno di miglior causa risponde: «Fatti i fatti tuoi, hanno sversato certi liquidi nel pozzo, non so cosa ci hanno buttato ma mi hanno dato dieci milioni». «Oggi è la stessa cosa — dicono Alfredo Mazza e Gennaro Esposito — in questi giorni abbiamo ricevuto telefonate da ingegneri del Nord e la nuova parolina magica è la pirolisi, cioè il procedimento chimico che consente di bruciare tutto e produrre energia. Li abbiamo mandati a quel paese, ma non demorderanno».

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